MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA PREMIO INTERNAZIONALE “IL TEATRO NUDO” DI TERESA POMODORO 2013 Giuria presieduta da Livia Pomodoro e composta da: Eugenio Barba, Lev Dodin, Frédéric Flamand, Jonathan Mills, Lluís Pasqual e Luca Ronconi
FINALISTA BANDO STORIE DI LAVORO 2015
FINALISTA FESTIVAL DELLE RESISTENZE MUSEO CERVI 2016
FINALISTA FESTIVAL ERMO COLLE 2016
Germania, 1930. Giovanni ha cinquant’anni, ha comprato a rate una meravigliosa vasca da bagno per Ciuffetto, l’amatissima moglie. Ogni mese, per un anno, dovrà pagare un decimo del suo stipendio per estinguere le rate.
Nella crisi tra le due guerre, Giovanni perde il lavoro, perde la casa, perde ogni punto di riferimento. Gli rimangono un debito, una vasca da bagno, poche speranze.
Un attore solo sulla scena affronta i fantasmi di una società allo sbando, aggrappato alla futilità di un oggetto di lusso che, perduta la sua funzione, diviene simbolo del fallimento personale e di un modello di vita.
Consumismo, oggetti-status symbol comprati a rate, crisi economica che ci pervade, crisi dell’uomo e della sua dignità, l’avanzare di partiti che smuovono le masse sull’onda della disperazione. Sono passati più di 90 anni eppure sembra che non sia cambiato niente.
Giovanni ci parla di noi, del nostro presente, delle nostre illusioni e del bisogno di ricostruirsi.