“Siamo noi, quelli di sempre. Che camminiamo coi pensieri forti e quelli deboli.
Che affrontiamo le piccole violenze quotidiane ed esprimiamo desideri.
Poi ci infiliamo nel primo treno per dormire e farci cullare dal rumore di fondo sognando di viaggi mai realizzati.”
L’Odissea di Omero è una delle opere letterarie più antiche e conosciute. Racconta di Ulisse, l’eroe che nel suo ritorno verso casa deve affrontare numerose sfide che mettono alla prova le sue capacità di astuto e valoroso guerriero. Ulisse, uomo dal multiforme ingegno, guerriero provetto, abile stratega.
…“gli eroi son tutti giovani e belli”, per citare una canzone di qualche tempo fa.
Tuttavia, lo sguardo verso la contemporaneità ci impone di esaminare una diversa prospettiva: all’eroe classico al quale potevano capitare solo situazioni “eroiche” si contrappone l’uomo comune, il non-eroe che affronta il banale quotidiano costantemente pervaso da fallimenti e sconfitte, situazioni cioè antieroiche. Lo spettacolo è, in tale prospettiva, il viaggio del “non-eroe” verso la speranza di cambiamento davanti al conflitto scaturito dall’impossibilità di modificare gli eventi.
Storie quotidiane, quadri che prendono eco dal poema originale che si trasforma per adattarsi al presente e indagare sulle ordinarie sconfitte e la capacità di resistere fin dove è possibile.
L’immortalità offerta da Calypso diventa così lo spunto per analizzare la tragedia del vivere una vita eternamente uguale; i Ciclopi rappresentano le nuove mostruosità da combattere ma utilizzando le stesse astuzie; le colonne d’Ercole i nuovi confini da non attraversare; il rapporto delicato tra Telemaco e suo padre viene evidenziato attraverso tematiche di forte attualità; l’indifferenza dei Proci è esplicitata attraverso i “nuovi modi” di vivere l’indifferenza; Penelope aspetta un altro tipo di eroe, meno vicino al modello del guerriero.
DATE
20-21-22 gennaio 2023
CREDITI
Regia di Francesco Leschiera
Drammaturgia di Antonello Antinolfi
Con Ettore Distasio, Mauro Negri e Greta Asia Di Vara e Francesco Leschiera
Scene e costumi di Paola Ghiano e Francesco Leschiera
Elaborazioni e scelte musicali di Antonello Antinolfi